COOL JAZZ PROJECT

COOL JAZZ PROJECT
MARIO MARIOTTI OCTET
Mario Mariotti: tromba
Fausto Oldani: sax alto
Stefano Barbaglia: sax tenore 
Enea Fornoni:  sax tenore
Stefan Mandolfo:  sax baritono
Eugenia Canale: pianoforte
Riccardo Vigorè: Contrabbasso
Andrea Garanzini: batteria

Nel corso degli anni '50 nacque un'importante corrente di jazz sulla costa ovest degli Stati Uniti (in particolare a Los Angeles), spesso chiamata West Coast jazz. L'arrivo di Gerry Mulligan da New York nel 1952, che diventò uno dei protagonisti della scena, costituì un collegamento diretto con la precedente esperienza del progetto Birth of the cool di Miles Davis e Gil Evans. In particolare, riscosse grande successo il suo pianoless quartet (con Chet Baker alla tromba, Carson Smith al basso e Chico Hamilton alla batteria), con il quale sviluppò un'idea di contrappunto tra i due fiati, svincolata dalla presenza armonica del pianoforte.
Lo stile Cool, e del coevo West Coast, non fu mai monolitico, ma se ne possono individuare alcune caratteristiche comuni: l'uso di arrangiamenti complessi, l'interesse per il contrappunto, per gli ensemble allargati ed un linguaggio musicale di chiara derivazione bebop ma rivisto con un sound morbido e arioso.
Il Mario Mariotti Octet propone una rilettura di alcune delle più belle composizione dell'epoca uscite dalla penna di artisti quali Shorty Rogers, Gerry Mulligan, Lennie Niehaus, Marty Paich e suonati da importanti gruppi quali quelli di Don Fagerquist e Dave Pell. Gli arrangiamenti, fedeli agli originali, prevedono però spazi di improvvisazione in cui i vari solisti potranno esprimersi liberamente e in modo personale come nella migliore tradizione jazzistica.